Come prevedibile è stata esilarante la partecipazione di Massimo Ferrero al Festival di Sanremo. Il presidente della Sampdoria è stato ospitato nella terza serata della kermesse canora condotta da Carlo Conti.
Il patron blucerchiato è entrato di corsa in scena sul palco del teatro Ariston fingendo di scambiare il conduttore per il ct della Nazionale (che sarà ospite questa sera). Quindi, a suo modo, ha spiegato perché è chiamato il viperetta (coniugazione dei verbi nostre):
Tantissimi anni fa, quando iniziavo il cinema, stavo facendo un film. C’era una trasmissione con Monica Vitti; io – che ho un carattere bizzarro – ebbi un piccolo diverbio con uno che mi disse ‘sei proprio una vipera’; la Vitti lo corresse dicendo ‘viperetta’. Sono onorato di essere il viperetta.
Ferrero ha omaggiato il padrone di casa con una maglia della Sampdoria personalizzata, come potete vedere nella foto in fondo al post.
In chiusura Ferrero, che ha stuzzicato il collega del Genoa Prezioso “invidioso perché io sto qua”, è stato coinvolto nel ‘gioco’ Tutti cantano Sanremo. L’imprenditore ha scelto Vita spericolata di Vasco Rossi, di cui ha ‘cantato’ due versi.
Quando Conti lo ha congedato per mandare la pubblicità, Ferrero ha ironizzato:
Già me cacci via? C’ho messo 50 anni a venì qua… e tu già me cacci via?
Convinto a lasciare il palco, Ferrero ha regalato un’altra perla prima di guadagnare il dietro le quinte urlando “so quello vero”, nel caso in cui qualcuno da casa o in platea avesse pensato si trattasse dell’imitazione di Maurizio Crozza.
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